Educazione cinofila di Carmen Pasquali
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NON ESAGERIAMO!

E' sotto gli occhi di tutti che i metodi per educare il cane sono in continua evoluzione ed in continuo fermento.
In pochi decenni, sotto l'impulso dato dal nuovo modo di concepire il cane, le ideologie sui percorsi educativi sono cambiate radicalmente.


Partendo dai metodi brutali e barbari in uso fino a qualche ventennio fa, che prevedevano l'uso di meschine forme di imposizione fisica e psichica sul cane, assolutamente deprecabili e retaggio di una cinofilia preistorica, barbara e violenta fondata sull'ignoranza e sulla coercizione, siamo passati alle tecniche più dolci e rispettose dell'identità dell'animale, basate sulle gratificazioni e sulla ricompensa dei suoi comportamenti utili alla serena convivenza nella società umana, fino ad arrivare, (in una visione altamente innovativa e soggettivizzante del cane,) ad attribuire all'animale finissime capacità cognitive e di pensiero autonomo e a riconoscergli quindi il diritto di essere educato attraverso il potenziamento della sua identità individuale, emotiva e relazionale, fruitrice di diritti inalienabili.

Questo notevole balzo in avanti è potuto avvenire grazie a due elementi fondamentali legati imprescindibilmente fra essi.
Il primo:" L'affinamento della sensibilità delle coscienze e l'interesse crescente relativo al benessere animale"
Il secondo:" Gli studi, le osservazioni, la metabolizzazione degli elementi didattici raccolti, la sperimentazione pratica, i risultati ottenuti.
Ne consegue che, rispetto al passato, la vita che il cane condivide con l'uomo è notevolmente migliorata. Il nostro amore nei confronti del cane è più completo perchè la sensibilità verso i suoi bisogni, sia fisici che psichici, è notevolmente aumentata.

Questo stato di cose rappresenta un arricchimento culturale a vantaggio dell'intera comunità cinofila.
Ora però, come succede spesso quando i processi intellettuali si spingono rapidamente verso sponde nuove e ancora poco espolorate, in ambito cinofilo si stanno formando delle derive ideologiche a carattere estremistico ed integralista che poco hanno a che vedere con la pragmaticità quotidiana del vivere col cane e men che meno con la reale essenza dell'animale.

 Queste ideologie "ipergentiliste"o "iperbuoniste" esulano da una visione etologica realistica del cane e, nell'ottica del tutto si evolve tutto si trasforma, giocando la carta del

"E' VERO TUTTO, MA ANCHE IL CONTRARIO DI TUTTO"


vogliono stravolgere le fondamenta basilari della relazione col cane, sulle quali si costruisce e si concretizza quotidianamente la cinofilia etica, etologica, pratica e rispettosa dell'identità del cane.
Se da un lato è pur vero che tutto si evolve e tutto si trasforma, dall'altro è altrettanto vero che, nella relazione col cane, 

esistono dei punti fermi dai quali non si puo' prescindere.

Questi punti fermi derivano dallo studio e dalla conoscenza del cane, dalla sperimentazione pratica delle teorie applicate nella vita quotidiana col cane, da una lettura dei risultati ottenuti possibilmente realistica e di buon senso e che sia scevra da visioni fantasiose e pindariche della realtà canina.


Invece, le nuove derive ideologiche cinofile , prescindendo dai punti fermi di cui sopra, altro non producono che confusione, dubbi, incertezze e a volte anche sconcerto in chi si avvicina per la prima volta al mondo cinofilo e consentono la proliferazione di pseudo-educatori o guru dell'ultima ora di scuola "new age-naif-alternativa" dei quali non ce ne sarebbe alcun bisogno!
Una rassegna dei nuovi dettami di queste ideologie prevede:


- la criminalizzazione del clicker training! (n.d.r. Utile e divertente mezzo per la costruzione di nuovi comportamenti e per l'aumento delle capacità cognitive e dei tempi di attenzione nel cane)


- Il divieto di dire NO al cane! (n.d.r. E' ampiamente assodato che se il cane non impara sin da piccolo a gestire piccoli disagi emotivi, come può essere l'inibizione, una tantum, di qualche comportamento, vi sono altissime probabilità che questo cane cresca squilibrato)


- L'abolizione dei termini PADRONE e PROPRIETARIO nella definizione di colui che vuole adottare un cane, vocaboli ritenuti irrispettosi per la dignità del cane! (n.d.r. Da tempo è risaputo che non sono i termini a fare la differenza, la differenza la fanno gli uomini coi loro comportamenti)


- La stigmatizzazione del fare sport col cane o qualsiasi altra attività diversa dallo stare sul divano di casa! (n.d.r. Sappiamo bene tutti che, se fatto bene, lo sport col cane è fonte di gratificazione e divertimento )


- La criminalizzazione del vocabolo ADDESTRARE! (n.d.r.Addestrare = rendere destro, agile, pronto, idoneo)


- La derisione e lo svilimento dell'uso di ricompense in cibo per confermare la buona esecuzione di nuovi esercizi o di comportamenti alternativi! (n.d.r. il bocconcino è una gratificazione primaria che, se convenientemente usata, risulta uno strumento molto utile nel rinforzo dei comportamenti del cane, specialmente ad uso dei proprietari neofiti)

Ho fatto un elenco delle principali amenità di queste "nuove ideologie", ma ce ne sarebbero molte altre, che tralascio!

Ritengo pericolosa e destabilizzante questa deriva estremistica che si sta diffondendo in ambito cinofilo tendente ad attribuire al cane rappresentazioni che non gli appartengono e a negare aspetti fondamentali della sua natura.





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