Educazione cinofila di Carmen Pasquali
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Addestramento cane o educazione cinofila?

Addestratore, Educatore, Istruttore: ruoli a confronto
Nella vita di ogni cinofilo, dovrebbe arrivare prima o poi il momento in cui domandarsi se sia utile dare un indirizzo formativo al proprio cane.
Sarebbe opportuno che questa domanda arrivasse ancor prima di prendere l’animale, tuttavia ancora oggi, nonostante la corretta cultura cinofila si stia diffondendo su scala nazionale, il proprietario medio non si interroga su questo argomento ma preferisce lasciar fare al caso, ricorrendo di tanto in tanto ai consigli empirici dell’amico di turno.
Il quesito si affaccia nei pensieri del proprietario soltanto quando il cane, che nel frattempo ha imparato una nutrita serie di atteggiamenti scorretti e di cattive abitudini, è già diventato un “problema”.
E’ a questo punto che il proprietario medio non sapendo più che pesci pigliare prende il coraggio a due mani ed esclama:”Devo proprio far addestrare il cane!”

Se si fosse interrogato a tempo debito sull’utilità o meno di seguire un modello d’istruzione specifico per lo sviluppo della formazione caratteriale e  comportamentale del proprio amico, si sarebbe quantomeno reso conto che non è razionale affidare al caso una faccenda così importante.
Ma tant’è che il guaio è fatto, adesso non resta che rintracciare un professionista che aiuti a mettere riparo all’inconveniente.
Cercando tra gli esperti, per rimediare al danno, ci si accorge però che non esiste un'unica categoria di “addetti ai lavori”a cui rivolgersi, ma ne figurano almeno tre:

- L’Addestratore cinofilo
- L'Educatore cinofilo
- L'Istruttore cinofilo.


Come orientarsi allora?
In cinofilia esistono due termini che erroneamente si crede siano equivalenti:
“ADDESTRARE” ed “EDUCARE”.

In realtà, sebbene ambedue abbiano come tema l’insegnamento, tra le due parole esiste una differenza sostanziale nel concetto e nelle finalità.
Addestrare = Rendere capace qualcuno a fare qualcosa, rendere massimamente abile, ammaestrare
Educare = Insegnare norme impartite per formare il carattere, per sviluppare o affinare le attitudini intrinseche e le capacità di qualcuno e per far contrarre un’abitudine o una regola di comportamento.

L’addestramento del cane quindi è lo strumento mirato all’insegnamento di una particolare abilità per lo svolgimento di un determinato esercizio o lavoro, finalizzato all’ottenimento della massima valutazione in una prova, nell’esecuzione della quale, generalmente, si vuole ottenere una qualità di rendimento molto elevata. Inoltre al cane addestrato viene domandata la capacità di dimostrare l’alto grado di preparazione tecnica raggiunto dal binomio in quella particolare disciplina. L’addestramento prevede parametri di:

- Affidabilità - l’animale deve rispondere correttamente allo stimolo almeno nel 95% delle richieste -
- Permanenza - l’apprendimento dell’esercizio dovrebbe durare tutta la vita -
- Precisione -l’esercizio nella sua esecuzione dovrebbe aderire nella maniera più precisa al modello previsto dallo standard -
- Velocità - un esercizio eseguito rapidamente è più apprezzato dello stesso eseguito lentamente -
- Stile - l’animale deve dimostrare armonia nei movimenti -

Così un esercizio semplice come il seduto, sarà via via reso più difficoltoso dall’inserimento progressivo di una serie di criteri sempre più esigenti, ai quali il cane imparerà a rispondere sedendosi ed esempio al fianco del conduttore o di fronte ad esso, vicino, lontano, da fermo, in movimento, da terra, da in piedi, da solo, in gruppo, in presenza del conduttore, con il conduttore nascosto, per periodi di tempo brevi, lunghi, in maniera più veloce ecc.


L’addestramento del cane è l’arte dell’ammaestramento raffinato, nato in origine per la formazione di fedeli collaboratori dell’uomo rurale, utilizzato poi a scopi militari e di spettacolo(circo), che al giorno d’oggi, nella società urbana industrializzata, appare prevalentemente come fine a sé stesso.
Ciò non toglie che l’addestramento del cane sia un’attività apprezzabilissima anche e soprattutto ai giorni nostri, dove cani ottimamente predisposti alla produzione di altissime performance, diversamente non avrebbero occasione di esprimer al meglio le loro attitudini innate, le loro caratteristiche individuali e di razza, né di mettere a frutto le loro singolari doti intellettive.
Altresì dall’altro versante, per addestrare il cane l’addestratore deve avere altissime conoscenze tecniche, nonché sane doti caratteriali. Addestrare è un lavoro molto impegnativo, ma che, se fatto bene, regala anche grandi soddisfazioni.


L’arte di addestrare racchiude in sé il fascino millenario del patto cooperativo stipulato tra uomo e cane, al quale entrambi, durante il cammino nei secoli, hanno saputo tener fede fino ad oggi.
Conseguentemente, la figura dell’Addestratore cinofilo è ben fissata nell’immaginario collettivo che lo identifica a ragion veduta come un professionista della disciplina di cui si occupa (agility, obedience, utilità e difesa, ecc.) la cui bravura si misura sul parametro dei risultati che è riuscito ad ottenere in questa o quella specialità cinofila.
L’addestramento in senso stretto però, inteso come unico ed esclusivo strumento didattico del cane, presenta qualche neo.
Infatti nelle finalità dell’addestramento(nel senso stretto del termine) non rientra l’applicazione e la trasposizione dell’esercizio nella vita quotidiana, bensì unicamente sul campo di gara o di lavoro, inoltre l’addestramento si occupa solo di ottenere dal cane una risposta condizionata meccanicamente da una precisa indicazione del conduttore, il quale peraltro per assurdo, potrebbe benissimo essere una persona diversa dal proprietario, poiché l’addestramento in sé, potrebbe anche prescindere dalla relazione tra cane e proprietario.


Quest’ultima discutibile particolarità specifica, che già di per sé basterebbe a contraddistinguere i due termini in questione, permette (come spesso avveniva in passato) di delegare esclusivamente alla figura dell’addestratore la completa preparazione del cane. (opzione oggi sconsigliabilissima) Durante un corso di educazione cinofila invece questo non può accadere, poiché per educare Fido il rapporto tra cane e proprietario è il cardine fondamentale ed insostituibile su cui basare l’intero lavoro.
L’addestramento cinofilo (quindi l’addestratore) ha un’unica finalità: ” insegnare un’abilità al cane”. Per dare significato alla parola, non occorre null’altro.

Peccato però che il cane addestrato non si debba cimentare solo ed esclusivamente sul campo gara e col suo addestratore, ma debba anche sapersi relazionare correttamente con tutta la famiglia in cui vive e col mondo che lo circonda… e qui spesso casca l’asino!
Capita infatti frequentemente di vedere cani perfettamente addestrati e capaci di altissime performances nelle varie discipline (agilità, obedience, ecc.) sul campo di gara, che poi nella quotidianità della vita sono spesso cani ineducati e difficilmente gestibili.
Ecco che allora entra in scena un’altra figura:

" L’Educatore cinofilo"

Ma andiamo per gradi!
Per usare un linguaggio etologico, educare significa modellare e orientare comportamenti naturali dell’animale da parte dell’uomo. Educare il cane quindi è un lavoro importante, tanto delicato e articolato quanto affascinante e coinvolgente che richiede applicazione, impegno, costanza e coerenza per l’ottenimento dei giusti risultati.
Di conseguenza, l’educatore cinofilo è colui che avendo specifiche competenze, indirizza i suoi interventi alla diffusione di una corretta cultura cinofila volta al miglioramento del rapporto tra cane e proprietario inseriti nell’urbanità quotidiana, inoltre mira all’ottenimento di una spontanea collaborazione reciproca, per una serena e gioiosa convivenza correttamente gestita.
Un educatore cinofilo che si rispetti quindi non potrà esimersi dall’avere una profonda conoscenza del cane nella sua interezza. Dovrà conoscere le sue origini, i processi evolutivi del suo comportamento, la sua psicologia , il suo sistema di apprendimento, il suo linguaggio e le sue vere necessità psico-fisiche. Dovrà dimostrare quindi di conoscere molto bene il mondo di Fido!

Dovrà inoltre dimostrare di avere una completa padronanza dei processi di apprendimento del cane e delle tecniche di modificazione comportamentale, indispensabili per la soluzione dei problemi gestionali.
Inoltre il bravo educatore deve possedere pazienza, gentilezza, comunicativa, conoscenza della psicologia umana, e deve avere grandi capacità professionali per istruire, sostenere, incoraggiare e guidare il proprietario impegnato nell’approccio educativo del proprio cane.
L’educazione cinofila quindi si preoccupa di fare imparare al cane le regole necessarie per un buon inserimento e una buona convivenza nel suo nucleo famigliare e nella società umana e permette di evidenziare gli strumenti necessari per dare a Fido le capacità di capire e rapportarsi correttamente ai modelli e agli stili di vita dell’uomo, che spesso sono molto diversi, anzi a volte diametralmente opposti a quelli tipici della sua specie.


Ma l’educazione cinofila si rivolge soprattutto al proprietario del cane che dovrà imparare a capire, conoscere e rispettare le reali necessità del proprio amico a quattro zampe.
Riassumendo in poche parole ciò che fa l’educatore cinofilo è :” insegnare al proprietario ad educare il proprio cane" ovvero "educare il proprietario ad insegnare al proprio cane".
Questo può sembrare un bisticcio lessicale ma in realtà è la descrizione di ciò che avviene durante un corso di educazione cinofila.
Il proprietario che intraprende questa strada ha una grande opportunità, cioè quella di conoscere profondamente il proprio cane, aprendo una finestra che si affaccia su un mondo insospettabile e bellissimo.
Capire il perché dei comportamenti di Fido è una grande conquista che deve essere costantemente ricercata; e meraviglia!…durante il cammino per raggiungerla, ti accorgi che cambia completamente il tuo modo di essere “proprietario”.
Capire perché Fido fa le cose che fa, è fonte di grande soddisfazione, a tutto vantaggio della relazione tra il binomio.
In questo modo il proprietario è in grado di riconoscere, prevedere o modificare i comportamenti del cane, intervenendo correttamente ove necessario, evitando errori di gestione.
L’educazione cinofila (quindi l’educatore cinofilo) ha un’unica finalità:” Insegnare a costruire una corretta relazione tra uomo e cane!
Per definire il termine non occorrerebbe nulla di più.
Per analogia con l’addestramento, che può sussistere anche senza un’educazione, per assurdo, anche l’educazione, intesa in senso stretto, potrebbe prescindere da un addestramento.
Questa circostanza però non è mai auspicabile, poiché nella cinofilia moderna l’uno e l’altra sono complementari.
Ecco che allora come trait d’union tra addestratore ed educatore, nasce perciò un altro professionista:

”L’Istruttore cinofilo moderno".

Questa persona, altamente professionale, unisce alle principali doti dell’educatore cinofilo anche ottime conoscenze delle tecniche addestrative moderne (basate sul metodo etologico) e della loro conseguente applicazione pratica nelle principali discipline cinofile.
Per dirsi tale, l’istruttore cinofilo dovrà conoscere:
- etologia, fisiologia e psicologia canina
- principi di attivazione motivazionale
- nozioni di veterinaria e alimentazione
- principi e i modi di apprendimento del cane
- sistemi di comunicazione canina
- fasi di sviluppo comportamentale
- etoanomalie
- origini e caratteristiche morfologiche e psico-attitudinali delle razze canine

L'Istruttore cinofilo deve essere inoltre un profondo conoscitore dell’emotività del cane, dimostrando così di avere una conoscenza cinofila a 360 gradi.
L’istruttore cinofilo moderno usa tecniche di addestramento etologiche, cioè rispettose del benessere e della salute psico-fisica del cane e rispondenti alle fondamentali necessità di Fido.
Tutte queste capacità serviranno all’istruttore per insegnare al proprietario come poter ottenere una determinata prestazione dal cane, mediante un rapporto collaborativo e spontaneo, attivato da giuste motivazioni.
L’istruttore cinofilo moderno, oltre ad insegnare le tecniche e i metodi di addestramento, che saranno assolutamente non coercitivi, dovrà insegnare al proprietario come riconoscere e rispettare le necessità dell’animale, nonché i suoi tempi di apprendimento e di attenzione durante tutte le fasi della sua istruzione.
Il cane in questo modo nel lavoro esprimerà gioia, serenità e voglia di “giocare” con il proprietario, senza stress negativi o peggio avversione al lavoro.
L’istruttore cinofilo moderno insegna al proprietario le tecniche addestrative che si potranno applicare al cane non solo per ottenere prestazioni agonistiche, ma anche per affrontare la vita quotidiana nella società o per coadiuvare trattamenti comportamentali.
L’istruzione cinofila moderna (quindi l’istruttore cinofilo) ha come principale finalità : “Insegnare al proprietario come ottenere un’abilità dal cane in maniera collaborativa, spontanea, gioiosa e imprescindibile da una relazione corretta e serena tra cane-proprietario”.
Carmen Pasquali

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